Radio Confapi si rinnova: dal 4 aprile settimane tematiche

A partire da lunedì 4 aprile Radio Confapi si rinnova. L’obiettivo è continuare ad essere al meglio la voce delle nostre imprese, strumento di informazione, comunicazione e ancora di confronto. Per questo la Radio si evolve e rinnova il palinsesto: sempre maggiore spazio sarà dedicato al sistema Confapi e alle sue aziende, proponendo settimane tematiche per affrontare insieme le complesse sfide del momento con uno sguardo al domani e la consapevolezza che “per la PMI il futuro è oggi!”.

La prima settimana (dal 4 all’8 aprile) apriamo i microfoni al mondo del turismo: in tutte le rubriche daremo voce alle nostre aziende, alle istituzioni, a esperti e tecnici che si occupano di questo comparto così importante per la nostra economia.

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Confapi, Cgil, Cisl, Uil: accordo di solidarietà per l’Ucraina

Confapi, Cgil, Cisl, Uil, di fronte alla drammatica e gravissima situazione che la guerra sta determinando in Ucraina, hanno deciso congiuntamente di sostenere un impegno di solidarietà mirato a sviluppare azioni concrete destinate a finalità umanitarie per il popolo ucraino. A tale scopo è stato attivato un “Fondo di solidarietà per il popolo ucraino” nel quale confluiranno contributi volontari da parte di imprese, lavoratrici e lavoratori. I contributi verranno raccolti tramite un c/c che sarà attivato presso Monte dei Paschi di Siena denominato “Fondo Solidarietà Popolo Ucraino”. Confapi, Cgil, Cisl e Uil effettueranno una valutazione puntuale sulle modalità umanitarie dell’intervento a sostegno della popolazione ucraina colpita dalla guerra in modo da garantire la certezza della destinazione e la più rapida utilizzazione considerata la gravità della situazione.

Casasco a Consiglio Cea-Pme: sottoporre a UE proposte delle Pmi europee

Il presidente di Confapi e di European Entrepreneurs Cea-Pme, Maurizio Casasco, è intervenuto oggi al Consiglio della confederazione europea delle Pmi, convocato per discutere degli impatti sull’economia europea dovuti al conflitto in Ucraina. Il presidente Casasco, nell’esprimere piena solidarietà al popolo ucraino, ha evidenziato che le sanzioni europee, unite alle contro-sanzioni russe, hanno prodotto effetti pesantissimi sulle imprese europee: aumento vertiginoso dei costi di energia e materie prime, catene di approvvigionamento interrotte, perdita di mercati e aziende a rischio insolvenza.

Casasco, ricordando gli sforzi già portati avanti da European Entrepreneurs Cea-Pme dall’inizio del conflitto, ha proposto al Consiglio di approvare la “risoluzione Ucraina”. Si tratta di una serie di richieste che la Confederazione europea intende portare all’UE per introdurre meccanismi e misure di compensazione a sostegno delle Pmi colpite dagli effetti delle sanzioni e per creare nuove politiche di ripresa economica. In particolare, la risoluzione propone di trovare fonti alternative di fornitura di materie prime a condizioni agevolate e senza restrizioni, con particolare riferimento all’eliminazione dei dazi su acciaio e alluminio che hanno visto quadruplicare i costi rispetto a 3 anni fa; il controllo sui prezzi dell’energia con deroghe temporanee e mirate delle normative che possono aggravare gli aumenti dei costi; l’indipendenza energetica dell’Europa dalla Russia attraverso la semplificazione delle normative sulla produzione di energie rinnovabili e la creazione di nuove partnership con le aree di Paesi confinanti con la UE, come Islanda, Turchia e Nord Africa.

Il presidente Casasco ha anche chiesto al Consiglio di proporre all’EBA Ucraina (European Business Association Ukraine) di diventare membro di European Entrepreneurs Cea-Pme gratuitamente per i prossimi tre anni.

Confapi per l’Ucraina: associazioni territoriali in aiuto della popolazione

Confapi ha avviato sul territorio una campagna di sensibilizzazione finalizzata per aiutare la popolazione ucraina colpita duramente dal conflitto. Grazie ad una campagna di raccolta fondi lanciata pochi giorni fa da Confapi Emilia, numerosi donatori, dipendenti, imprenditori associati e volontari partiranno alla volta del confine ucraino per portare un aiuto tangibile alle migliaia di persone che in questi giorni drammatici stanno fuggendo dal conflitto. Meta del viaggio sarà la cittadina di confine Przemyśl, in Polonia, dove i profughi verranno caricati su 7 van e, in seguito, accompagnati da familiari e amici in giro per l’Europa che hanno dato disponibilità per l’accoglienza. A bordo dei pullmini verranno caricati anche beni di prima necessità e oggetti utili per il centro di accoglienza, come cuscini e viveri. La partenza è fissata per venerdì 25 Marzo alle ore 8.00 da Modena, il viaggio di ritorno, invece, sarà domenica 27 marzo. Chiunque volesse contribuire a questa iniziativa può effettuare una donazione a questo link.
Anche Confapi Padova si è attivata da subito organizzando una prima missione umanitaria di 20 volontari e 9 mezzi di trasporto (un pullman da 60 posti, 7 minivan e un’ambulanza messa a disposizione dalla Croce Verde di Padova, grazie al suo presidente Andrea Franco) che sono partiti da Padova all’alba di venerdì 18 marzo, con destinazione Przemyśl, al confine ucraino. L’obiettivo è portare aiuti, soccorrere gli sfollati e testimoniare il dramma umanitario in una logica di sensibilizzazione. I primi aiuti sono stati consegnati all’arrivo e già sono partiti i primi convogli per portare in Italia alcuni profughi.
Per supportare l’iniziativa e per organizzare future azioni di supporto, anche Confapi Padova ha attivato un conto corrente dedicato per chiunque volesse contribuire con una donazione: iban IT22N0303212101010000737980.

Confapi: Transizione energetica sia graduale e vicina a esigenze Pmi

Confapi è intervenuta al convegno “Transizione energetica: proposte e strumenti per rilanciare il comparto produttivo” che è svolto oggi presso la Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato. L’incontro è stato promosso dal Senatore Gianni Pietro Girotto, Presidente della Commissione Industria del Senato, per discutere con le associazioni imprenditoriali su strategie e strumenti per rilanciare il comparto produttivo e indirizzarlo verso un modello energetico efficiente, sicuro e democratico.
Per Confapi è intervenuto il vicepresidente nazionale, Cristian Camisa, il quale ha rappresentato le priorità della piccola e media industria, a partire dall’urgenza di interventi di sostegno contro il caro energia e di nuove politiche per l’approvvigionamento. Camisa ha anche ribadito la necessità di una transizione graduale e ragionata, attraverso un percorso di accompagnamento che consenta alle aziende di acquisire nel tempo tutte le risorse e le conoscenze necessarie a questo cambiamento, senza danneggiare nel contempo la produttività e l’organizzazione aziendale.
Dall’incontro è emersa anche la volontà di investire sulle energie rinnovabili, accelerando però lo snellimento delle procedure che attualmente ne rallentano pesantemente lo sviluppo.

Successo a Expo Dubai per eccellenza italiana associata Confapi

Si è svolto il 16 marzo a Expo Dubai, presso il padiglione Italia, la presentazione dei progetti di 10 aziende che il Commissariato italiano ha scelto per rappresentare le eccellenze del nostro Paese, un evento che è stato anche trasmesso in diretta streaming quindi visibile in tutto il mondo. Tra queste era presente anche l’azienda Todema (Todeschini Mario srl) di Cesana Brianza, associata ad Api Lecco Sondrio.

L’evento rientra nell’ambito delle attività del “Gruppo di Lavoro MPMI”, di cui Confapi fa parte insieme all’Agenzia ICE, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero degli Affari Esteri.

La Todema nel 2020 ha realizzato il “Dynamic Servo Platform”, un simulatore che riproduce la corsa di un’automobile e fa risparmiare tempo nello sviluppo dei prodotti. Un prodotto particolarmente innovativo che verrà destinato anche per finalità riabilitative per aumentare la confidenza delle persone con disabilità. Al progetto ha collaborato anche ApiTech, la divisione innovazione e sviluppo di Api Lecco Sondrio.

Lavoro giovanile: le proposte di Confapi a Commissione Lavoro Senato

Si è svolta oggi l’11ª Commissione lavoro e previdenza sociale del Senato, alla quale ha partecipato il presidente del Gruppo Giovani imprenditori di Confapi, Luca Adinolfi. I lavori della Commissione erano finalizzati a conoscere ed approfondire i canali di ingresso nel mondo del lavoro e la formazione professionale dei giovani. Secondo Confapi, la difficoltà di accesso dei giovani nel mondo del lavoro è un fenomeno che caratterizza ormai gran parte delle economie mondiali. L’Italia però è particolarmente colpita, tanto da essere al terzo posto in Europa per tasso di disoccupazione giovanile (28%), dietro a Grecia e Spagna. Esiste purtroppo un divario crescente tra le competenze possedute dai giovani in uscita dalle scuole e quelle effettivamente richieste dalle imprese che lamentano la mancanza la mancanza di figure fondamentali come operai specializzati e tecnici. Un problema che impatta anche sul ricambio generazionale delle aziende. Su questo tema è fondamentale che il sistema scolastico diventi più funzionale, fornendo ai giovani le giuste competenze professionali. L’apprendistato rientra sicuramente tra gli strumenti utili a questo scopo, in particolare l’apprendistato professionalizzante, ampiamente utilizzato dalle nostre imprese. Confapi ha sottoscritto negli anni appositi accordi interconfederali con Cgil, Cisl, Uil al fine di facilitare l’attivazione di percorsi virtuosi. Purtroppo però la riforma dell’apprendistato introdotta con il Jobs Act non ha funzionato. Secondo Confapi ci sarebbe bisogno di introdurre alcune novità in tal senso: consentire agli studenti di entrare subito a far parte del mondo del lavoro; impiegare lavoratori “anziani” con alti profili quali tutor da affiancare ai giovani; ridurre gli adempimenti burocratici connessi alla formazione extra aziendale. In questo i nostri Enti bilaterali possono sicuramente rivestire un ruolo fondamentale. In virtù dell’esperienza vissuta con la pandemia, che ha messo in grave difficoltà l’apprendistato per l’impossibilità di svolgere le prestazioni in azienda, sarà necessario in futuro rafforzare la digitalizzazione dell’offerta formativa. Vanno però semplificate le complesse procedure di attivazione, che rappresentano ancora oggi un grande ostacolo per le Pmi, magari digitalizzando interamente la procedura attraverso un portale gestito da un’unica autorità pubblica. Si potrebbe poi prevedere uno sgravio contributivo proporzionale alla permanenza dell’apprendista in azienda e un bonus aggiuntivo per il datore in caso di stabilizzazione del lavoratore. In merito invece ai tirocini extra curriculari, Confapi ritiene che sia necessaria una revisione della normativa, per agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro anche di giovani disoccupati, inoccupati o in cassa integrazione. Secondo Confapi sarebbe però opportuno considerare la reintroduzione dei voucher tenendo conto dei livelli dimensionali e di fatturato delle Pmi, ma anche introducendo migliorie quali la tracciabilità e una migliore definizione dei confini di utilizzo, al fine di evitare comportamenti fraudolenti come in passato. Infine, è necessario diffondere la cultura d’impresa tra i giovani utilizzando le start-up innovative che possono essere dei veri e propri facilitatori per creare nuove imprese e posti di lavoro.

Indagine Confapi: 71% manager impiegato nella direzione aziendale

Il processo di rinnovamento tecnologico, lo sviluppo di un mercato sempre più globalizzato e le nuove sfide lanciate con il Pnrr, richiedono figure sempre più professionali capaci di accompagnare le imprese in un percorso di crescita e di maggiore competitività internazionale. Per questo motivo Confapi ha realizzato un’indagine, svolta presso un campione di aziende associate al proprio sistema, per capire quanto siano diffuse le figure manageriali al loro interno e per conoscere le sfide che le attendono nell’immediato futuro.

Le figure manageriali più richieste sono quelle in grado oggi di governare i processi produttivi e organizzativi, rispondendo alle esigenze di innovazione. Le piccole e medie industrie del sistema Confapi hanno in media 2,7 manager per azienda: manager occupati principalmente nella direzione aziendale (71%) oltre che nello sviluppo del marketing aziendale (42%).

Nell’ultimo biennio le imprese hanno investito in capitale umano altamente qualificato assumendo prevalentemente innovation manager (23,81%) ed export manager (26,19%). Viceversa, frenata dall’incertezza economica del momento, solo il 20% degli intervistati dichiara l’intenzione ad assumere nuovi manager nei prossimi due anni. Anche in questo caso però le figure manageriali che la faranno da padrone sono sempre l’innovation manager (57,14%) e l’export manager (28,57%), seguiti da manager per la sostenibilità/l’economia circolare (14,3%). Il dato dimostra la sensibilità e la presa di coscienza degli imprenditori sui cambiamenti non più reversibili che stiamo vivendo. Lo strumento privilegiato per le nuove assunzioni resta ancora il classico contratto di dirigente a tempo indeterminato (42,86%) seguito dalla nuova figura manageriale di Confapi e Federmanager del Quadro superiore (28,57%).

C’è però una buona fetta di aziende (37,50%) che sono impossibilitate al momento a dotarsi di nuovi manager soprattutto in virtù dell’eccessivo costo aziendale che l’assunzione comporterebbe.
A questo proposito, Pmi Welfare Manager – il Fondo Welfare di assistenza collettiva per i Dirigenti di azienda e per i Quadri Superiori della piccola e media industria, costituito da Confapi e da Federmanager – da anni fornisce una serie di servizi di sostegno ai propri iscritti, aziende e dirigenti, consapevole che la piccola e media impresa italiana sta prendendo sempre più coscienza dell’importanza di dotarsi di figure manageriali per rimanere competitive: contributi economici forfettari per aziende che assumono un Professional per la durata minima di un anno; contributi economici per ogni azienda che contrattualizza un Professional, che si aggiungono a quello Statale, riconosciuto sottoforma di voucher, per sostenere i processi tecnologici e digitali; contributi forfettari per dirigenti per percorsi di certificazione delle competenze professionali relativi all’Innovation Manager; servizio di sostegno al reddito per tutti coloro che divengono disoccupati involontari.
Tra gli imprenditori intervistati vi è comunque la consapevolezza che le aziende non in grado di disporre di nuove competenze manageriali dovranno per forza promuovere dei consistenti investimenti nella formazione delle risorse umane (36,23%) e faranno comunque fatica ad affrontare i cambiamenti tecnologici e digitali in atto (30,43%). Il 18,9% degli imprenditori ritiene inoltre che tali imprese correranno il rischio di rimanere tagliate fuori dai mercati.
In conclusione, dai risultati dell’indagine emerge quindi chiaramente la volontà tra le Pmi di dotarsi di figure manageriali adeguate a soddisfare i cambiamenti in atto ma, al tempo stesso, anche l’esigenza di poter contare su un supporto di tipo economico che possa aiutare a sostenere un investimento che comporta necessariamente un aumento dei costi aziendali.

Indagine Confapi. Transizione gemella: 61% aziende ha pianificato nuovi processi

Confapi ha svolto un’indagine per comprendere come le imprese stanno affrontando le sfide dell’innovazione e trasformazione tecnologica “green”. Lo studio è stato realizzato attraverso interviste mirate a un campione rappresentativo di imprese associate, dislocate sull’intero territorio nazionale.
A dimostrazione della flessibilità che caratterizza gran parte del sistema produttivo che Confapi rappresenta, la maggior parte di esse è in fase di pianificazione o realizzazione di una trasformazione digitale dei processi produttivi (60,59%). Il 43,48% sta infatti facendo convergere investimenti verso una maggiore sostenibilità ambientale, a riprova di una sensibilità verso strumenti e azioni che valorizzano le “ricchezze” dell’ambiente nel rispetto e nella tutela del territorio in cui l’azienda stessa opera.
Vi è anche una percentuale considerevole di imprese che sta innovando il modello di business (46,38%) così come i processi di comunicazione, marketing e vendita (45,07%). Questi cambiamenti comportano inevitabilmente una trasformazione dei modelli organizzativi e della gestione delle risorse umane per più del 50% del campione, legata anche ad un adeguamento delle competenze del personale dipendente (57,97%).
La quasi totalità delle Pmi chiede di essere guidata e supportata per affrontare le sfide della transizione. Le aziende dichiarano di aver bisogno di competenze tecniche di nuova generazione (49,28%) ma anche e soprattutto di competenze in ambito tecnologico ed esperti nella transizione ecologica e sull’economia circolare (21,74%).
La maggior parte delle Pmi italiane è caratterizzata da una storia imprenditoriale a carattere familiare, un dato confermato anche dal 50% degli intervistati che dichiara che la gestione aziendale è affidata principalmente al titolare dell’impresa (30,43%) o ai propri familiari (23,19%). Al tempo stesso è importante però evidenziare la crescita della percentuale di imprese che si affida a soggetti esterni o manager, come dichiarato da oltre il 23% del campione, a riprova del fatto che le nostre imprese sentono il bisogno di competenze per rimanere concorrenziali sui mercati.
L’indagine Confapi è stata realizzata utilizzando un campione costituito prevalentemente da Industrie manifatturiere dei settori della meccanica, della chimica, del tessile, dell’edilizia, dei trasporti, dell’agroalimentare, del legno arredo e dei servizi. Le imprese sono localizzate per il 66,13% nel Nord del Paese e in particolare il 33,42% nell’area Nord Ovest e il 32,71% nell’area del Nord Est. Le imprese del Centro e del Sud Italia costituiscono il restante 33,87% dell’intero campione. Quasi il 60% del campione è rappresentato da Pmi fino a un massimo di 49 addetti.

Confapinews

E’ disponibile il nuovo numero di “Confapinews”, il mensile della Confederazione Piccola e Media Industria Privata. In evidenza questo mese il nuovo regime di aiuti del Mise da 678 milioni per investimenti rivolti alle Pmi, le azioni del Governo contro il caro bollette, il decreto correttivo sul Superbonus 110%, gli incentivi per il settore automotive. Inoltre, tutte le attività svolte nelle ultime settimane dalla Confederazione nazionale e dalle nostre territoriali, a partire dalla visita del Ministro Di Maio presso alcune aziende bresciane del sistema Confapi. Infine gli aggiornamenti dall’Europa e dal sistema Confapi.

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