DIH World: webinar su innovazione e tecnologie digitali

Nell’ambito delle attività che Confapi porta avanti in tema di innovazione tramite il proprio Digital Innovation Hub, il prossimo 7 marzo, dalle ore 11 alle ore 12:30, si terrà un webinar organizzato dal DIH World che mira ad accelerare l’adozione di tecnologie digitali avanzate da parte delle Pmi manifatturiere europee in tutti i settori, con la partecipazione di 74 Digital Innovation Hubs da tutta Europa. L’evento sarà l’occasione per discutere dello sviluppo di nuove iniziative relative all’innovazione e per scoprire le soluzioni adottate da altri paesi. L’iniziativa vedrà una serie di panel tra cui uno sui modelli di collaborazione tra policymakers e Digital Innovation Hubs e uno sulle loro possibilità di interazione per favorire l’innovazione locale. Per registrarsi cliccare il seguente link: Webinar registration | Microsoft Teams

 

Tavolo Moda: le proposte di Confapi

Si è tenuto oggi, presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Tavolo Moda, insieme con i rappresentanti delle Associazioni di categoria e dei Sindacati. Per Confapi è intervenuto il presidente di Uniontessile Alberto Russo. Durante la riunione sono state presentate le azioni che il Governo sta mettendo in campo per sostenere il settore e contrastare le nuove sfide globali. Confapi ha sottolineato, tra i punti principali, l’importanza di portare avanti la lotta alla contraffazione per difendere il Made in Italy e la necessità di valorizzare le figure individuali per rilanciare il settore, attraverso una formazione che preveda anche il contributo di docenti neo pensionati. Confapi ha anche proposto di estendere il credito di imposta ai “campionari” in quanto rappresentano per il settore un investimento strategico. Alberto Russo ha poi ricordato nel suo intervento che su 200 miliardi di fatturato prodotti dal settore tessile in Europa, 100 miliardi sono riconducibili all’Italia. Il nostro Paese ha quindi un peso importante che, secondo Confapi, deve essere sfruttato in Europa per richiedere interventi specifici a supporto della categoria. Potenziare la digitalizzazione, creare una formazione continua che preveda alcune ore settimanali finanziate per accrescere la competitività delle imprese, pianificare contributi per la certificazione di sostenibilità dei prodotti, sono le altre proposte che Confapi ha portato all’attenzione del Tavolo. Non ultimo la richiesta del “bonus moda” finalizzato ad ottenere sgravi fiscali sui prodotti nuovi che utilizzano materiali ecosostenibili. Confapi ha infine apprezzato la presenza al Tavolo del Ministero della Cultura e in particolare la proposta di aprire un museo della moda.

Confapinews: online il numero di fine anno

Pubblicato il numero di dicembre di Confapinews, il mensile della piccola e media industria privata. In prima pagina la lettera di auguri a firma del presidente Camisa. A seguire tutte le ultime attività di Confapi: la nomina della nuova Giunta di Presidenza, l’emissione del francobollo per commemorare i 75 anni della Confederazione, le presenze nei vari tavoli governativi e molto altro. Nella sezione “dall’Italia” sono presenti approfondimenti sulla legge di bilancio, sul Dl Aiuti quater, oltre a utili informazioni in merito a bandi e misure varie in favore delle Pmi. Presenti come sempre le ultime news dall’Europa, dalle nostre territoriali e dagli Enti del sistema Confapi.

Per scaricare l’ultimo numero di Confapinews clicca qui

L’APPELLO DI CONFAPI «ORA AIUTATE I PICCOLI, SOLO UNITI SI VINCE»

Corriere della Sera – Economia del 12/12/2022

«Abbiamo dimostrato flessibilità e resilienza, ci piacerebbe che il governo ne tenesse conto invece di privilegiare la grande industria». Parla Cristian Camisa, presidente della confederazione delle Pmi nata 75 anni fa. «Un errore delocalizzare»

Cristian Camisa, 48 anni, piacentino, è il neopresidente di Confapi, la Confederazione italiana della piccola e media industria privata.

Un nuovo governo, una Legge di bilancio chiusa a tempo di record, il mondo che si è ribaltato. Che cosa la preoccupa di più?

«Il ritorno dei due blocchi est/ovest crea un problema di rifornimento di materie prime che non sono disponibili a livello europeo. Abbiamo compreso tardi di aver sbagliato a esternalizzare tante attività e adesso si parla di reshoring. Allo stesso modo stiamo capendo solo ora che accelerare sugli obiettivi green rischia di farci chiudere interi settori produttivi».

Quali previsioni fa a breve per l’Italia?

«Nell’ultimo trimestre la situazione è migliore delle attese. Nel 2023 prevedo un inizio più difficile…».

Ottimista, tutto sommato.

«Un minimo di ottimismo è indispensabile. Serve agli investimenti e alle attività di lungo termine. Dopodiché la chiave di tutto sarà la politica energetica. Nel lungo periodo bisognerà raggiungere l’autosufficienza per competere a livello internazionale. Il governo dovrebbe continuare a perseguire il disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas».

Cos’altro si aspetta?

«Il credito d’imposta è stato solo un primo passo. Avevamo chiesto che fosse collegato all’incidenza del costo dell’energia sul fatturato aziendale, perché non è importante il valore assoluto di spesa, che premia in gran parte la grande industria, ma quanto incide percentualmente. E sarebbe stato importante inserire anche un criterio premiante, legato all’obbligo per l’azienda di non utilizzare ammortizzatori sociali».

Come stanno le Pmi?

«In epoca Covid e dopo, con lo scoppio della guerra, la piccola e media industria ha dimostrato grande flessibilità e straordinaria capacità di resilienza. Ha avuto la migliore performance post Covid».

Piccolo è bello?

«Sì, quando la flessibilità si accompagna alla capacità di intrecciare relazioni produttive. Ci piacerebbe che anche le politiche del governo ne tenessero conto».

E non è così?

«No, spesso si privilegia la grande industria. Ma l’Italia non è questa. Non è quello il motore del Paese. Noi durante la pandemia non abbiamo delocalizzato, abbiamo lottato e mantenuto gli occupati, cui ci lega un rapporto che va al di là del lavoro. Siamo delle comunità».

Faccia l’esempio di una misura recente pensata per la grande industria.

«L’energy release, la cessione di quantità di energia elettrica a prezzo calmierato. Per raggiungere la soglia dei consumi annui minimi necessari per accedere alla procedura le Pmi si stanno consorziando in tempi brevissimi. Basterebbe abbassare un po’ quella soglia per risolvere parte del problema».

C’è una misura recente che invece onora la sua visione di Pmi?

«Quella sui fringe benefit per i dipendenti che offre loro la possibilità di compensare in parte la perdita del potere d’acquisto. Una misura che sta andando bene. Si potrebbe aggiungervi la decontribuzione e la detassazione degli straordinari».

Con quali risorse?

«La revisione del reddito di cittadinanza comporterà dei risparmi, usiamoli per premiare chi lavora di più».

Anche le Pmi faticano a trovare personale qualificato?

«Sì, quello che manca è la formazione. Vanno bene gli Istituti tecnici superiori e sarebbe da attuare il modello duale tedesco, ma c’è un problema culturale: va rivalutato, a partire dalle scuole, il modello dell’imprenditore. Si è sempre osannata la figura del manager ma è l’imprenditore quello che rischia».

L’immigrazione è una risorsa?

«Sì, ma non la gestiamo. Servirebbe che anche nel nostro Paese si facesse un screening delle competenze lavorative richieste per agevolare un’immigrazione più mirata».

Cosa pensa della Legge di bilancio?

«Ci aspettavamo più coraggio sul cuneo fiscale. Abbiamo apprezzato la decontribuzione per gli under 36».

E i cambiamenti del Superbonus?

«Premetto che è Sempre sbagliato cambiare le normative di colpo: la programmazione per le imprese è tutto. Nello specifico il problema della cessione crediti è gigantesco: molte aziende rischiano di saltare. Chiediamo gradualità».

Il Pnrr la soddisfa?

«Un piano straordinario si nutre di progetti straordinari, invece si è pescato dai cassetti. Siamo pronti a fare di meglio, lanciando progetti territoriali e mettendo a disposizione le nostre competenze per l’attuazione».

Con la Ue la politica dell’attacco paga?

«Non mi pare. Pagano concretezza e saper presidiare la burocrazia, sennò poi ci ritroviamo sorprese sgradite, come la plastic tax».

Confapi festeggia il 75mo anniversario. Con quale slogan?

«”Uniti si vince”. Va recuperato il ruolo dei corpi intermedi, come il nostro, che rappresenta 116 mila aziende e un milione di lavoratori: una categoria coesa che parla con una voce sola».

“Caro energia: le soluzioni per le imprese” appuntamento il 24 novembre nella sede di Confapi Bergamo

Giovedì 24 novembre alle ore 18:00, nella sede di via Pascoli 7, Confapi Bergamo organizza l’incontro “Caro energia: le soluzioni per le imprese”. L’evento sarà un momento di discussione e approfondimento per capire meglio quelle che saranno le tematiche e le problematiche legate agli aspetti energetici nel 2023. L’incontro tratta un tema molto caro agli associati e vedrà l’intervento di Enea Filippini, responsabile energia di Confapi.

Confapi: Cristian Camisa eletto nuovo presidente. Casasco presidente emerito.

Cristian Camisa è stato eletto all’unanimità nuovo Presidente di Confapi dall’Assemblea generale svoltasi oggi a Roma. Piacentino, 48 anni, Camisa è presidente e amministratore delegato della T.T.A., azienda che opera nel settore meccanico. È stato presidente di Confapi Industria Piacenza e vicepresidente di Confapi nazionale. Camisa succede a Maurizio Casasco che ha guidato la Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata per dieci anni e che si è dimesso dopo essere stato eletto alla Camera dei Deputati.

“Sono onorato e felice – le prime parole del neopresidente Camisa –. Farò tesoro della preziosa eredità di credibilità, efficienza e tenacia che il Presidente Casasco ci lascia. Sento, allo stesso tempo, una grande responsabilità nel rappresentare in un momento storico così difficile una parte così importante del nostro sistema produttivo, con più di 116mila aziende e un milione di lavoratori. Porteremo avanti con grande forza le istanze delle nostre imprenditrici e dei nostri imprenditori, staremo loro vicini, saremo il megafono delle loro necessità”.

“Anche a fronte delle criticità passate e attuali – continua Camisa – la Piccola e Media Industria Privata Italiana ha dimostrato ancora una volta flessibilità e resilienza e continua a lavorare con coraggio per la crescita del Paese. La priorità in questo momento è il caro energia perché ne va della sopravvivenza stessa delle aziende. Occorre immediatamente arrivare ai crediti di imposta per le industrie, fissando come parametro non il valore assoluto di spesa, ma quanto incide percentualmente sul fatturato dell’azienda, con premialità aggiuntive per chi non ricorrerà ad ammortizzatori sociali in modo da aiutare concretamente il maggior numero possibile di Pmi. Occorrerà poi rivedere il sistema dell’energy release sia in termini di tempistiche di adesione sia a livello di prezzo. Devono essere messi in atto anche gli interventi per arrivare a medio termine all’autosufficienza energetica”.

“Lascio una Confapi unita, rafforzata e ben patrimonializzata – sottolinea Maurizio Casasco che è stato eletto all’unanimità Presidente Emerito della Confederazione -. È stato questo il mondo al quale mi sono dedicato e per il quale mi sono battuto negli ultimi dieci anni. Sono sicuro che Confapi saprà affrontare al meglio e con responsabilità le tante sfide che attendono il nostro sistema. Continuerò a essere l’anello di congiunzione tra l’economia reale, rappresentata dai nostri imprenditori, le Istituzioni e la politica”.

 

Confapinews: online il numero di giugno

E’ disponibile il nuovo numero di “Confapinews”, il mensile d’informazione della Confederazione Piccola e Media Industria Privata. Questo mese: i dettagli del decreto energia e investimenti, le misure rifinanziate per l’imprenditoria femminile, una utilissima guida da scaricare sui Pnrr di tutti i paesi europei. A seguire tutte le attività svolte a maggio dalla Confederazione nazionale (audizioni, tavoli di lavoro, incontri con Ministri) e quelle delle nostre associazioni territoriali. Infine le novità dall’Europa a dal “sistema Confapi”.
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Online il numero di maggio di Confapinews

E’ disponibile il nuovo numero di “Confapinews”, il mensile d’informazione della Confederazione Piccola e Media Industria Privata. Questo mese: le agevolazioni previste per le Pmi che effettuano investimenti sostenibili, le ulteriori misure inserite nel Pnrr bis, le osservazioni di Confapi sul Def 2022 e quelle avanzate nelle nostre varie audizioni, oltre a tutte le attività svolte nelle ultime settimane dalla Confederazione. Inoltre, gli aggiornamenti che hanno coinvolto Radio Confapi e tutte le novità dall’estero, dal territorio e dal sistema Confapi.
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Online il numero di aprile di Confapinews

E’ disponibile il nuovo numero di “Confapinews”, il mensile della Confederazione Piccola e Media Industria Privata. Questo mese: le misure per le imprese previste nel Decreto “Taglia Imprese”, incentivi per l’apertura di nuove imprese rivolte a giovani e donne e per il settore Audiovisivo; tutte le attività svolte nell’ultimo periodo dalla Confederazione nazionale, le varie audizioni e molto altro; i lavori svolti dalle nostre territoriali con iniziative che hanno riguardato anche missioni a favore della popolazione ucraina; infine aggiornamenti dall’Europa e dal Sistema Confapi.
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Avvio Tavolo di confronto Parti sociali – Eures Italia

E’ stato istituito oggi il Tavolo di confronto permanente tra le Parti sociali ed Eures Italia, di cui Confapi fa parte. Il Tavolo, in virtù del Regolamento (UE) 589/2016, si pone come obiettivo principale di migliorare la mobilità transfrontaliera e transnazionale dei lavoratori, favorendo nel contempo il confronto con le parti sociali. Il Tavolo avrà carattere operativo e prevede la collaborazione degli attori coinvolti a più livelli nella promozione e nel supporto alla mobilità dei lavoratori su diversi ambiti: raccolta e analisi dati sulle carenze/eccedenze di manodopera nei diversi mercati del lavoro (con particolare attenzione alle regioni più colpite dalla disoccupazione); analisi delle attività Eures; raccolta dati sui risultati occupazionali; cooperazione su prassi e servizi transfrontalieri; monitoraggio flussi e modelli di mobilità lavorativa. Particolare attenzione verrà data anche al rafforzamento delle attività di cooperazione bilaterale transnazionale già in essere o da sviluppare con altri paesi. Nell’incontro di oggi, oltre alla istituzione del Tavolo, sono state definite le modalità di lavoro al fine di pianificare le attività per l’anno in corso.