Confapi incontra delegazione imprese finlandesi

Confapi ha incontrato, ieri (15 giugno), una delegazione di imprese finlandesi dell’associazione Suomen Yrittäjät che rappresenta 115.000 PMI del paese scandinavo.

La delegazione era composta da 55 persone, non solo imprenditori ma anche rappresentanti dell’agenzia governativa per il finanziamento delle esportazioni, la Finnvera.

Confapi nel corso dell’incontro ha presentato le iniziative e i progetti della confederazione, esponendo poi un quadro delle opportunità del mercato italiano e delle specificità delle piccole e medie industrie private italiane che rappresenta. L’incontro quindi è stato utile per valutare future collaborazioni tra aziende italiane a finlandesi. La Finlandia è caratterizzata da una grande stabilità politica ed economica, in un’area commerciale molto interessante: le maggiori opportunità sono rappresentate dai settori delle costruzioni, chimico, legno e prodotti in legno e sugheri.

 

fonte: Confapi.org

Confapi a Palazzo Chigi per tavolo Governo-Imprese

Confapi, rappresentata dal vicepresidente Corrado Alberto, ha preso parte a Palazzo Chigi al tavolo su: riforme istituzionali, delega fiscale, inflazione, sicurezza sul lavoro, pensioni e produttività. Obiettivo del Governo, dopo questo primo incontro, è quello di creare con le parti sociali e datoriali tavoli specifici su questi diversi temi.

“Si è trattato di un incontro molto utile e costruttivo – ha detto Alberto – propedeutico alla formazione di gruppi di lavoro ad hoc. L’obiettivo è quello di andare a realizzare politiche di medio e lungo termine su tanti temi. Abbiamo ribadito la necessità di scelte strategiche e di politiche industriali sistemiche a medio e lungo termine. Da tempo sosteniamo che bisogna partire da alcune linee direttrici fondamentali: riduzione del costo del lavoro e rilancio degli investimenti, abbattimento del cuneo fiscale lato imprese e messa a terra di tutti gli interventi programmati compresi quelli del Pnrr”.

 

fonte: Confapi.org

Confapi: mettere il lavoro al centro delle politiche attive

Confapi è stata audita dalla Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato e Previdenza sociale del Senato nell’ambito del disegno di legge riguardante le misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.

“Da sempre – ha detto Federico Avanzi esperto Confapi sui temi del lavoro – sosteniamo che è indispensabile mettere al centro delle politiche attive del lavoro chi il lavoro, come noi, effettivamente lo crea. Riteniamo che quello in esame dev’essere un primo passo verso una riforma strutturale del mercato del lavoro che consenta, attraverso strumenti di maggiore flessibilità e dinamicità, di superare l’attuale mismatching tra domanda e offerta. Dobbiamo proiettarci verso nuove regole di ingaggio che non significa negare o comprimere i diritti acquisiti ma adattarsi al mutamento del mercato. In questo percorso va potenziata la formazione dei giovani che è indispensabile per creare quelle professionalità che le nostre imprese richiedono anche alla luce delle trasformazioni legate alle transizioni gemelle”.

Per Confapi dunque se si vuole procedere a un riordino del mercato del lavoro non si può prescindere dal valorizzare la contrattazione collettiva che da sempre ha costituito uno strumento di confronto e di innovazione tra organizzazioni datoriali e sindacali. Ovviamente occorre razionalizzare il numero dei contratti collettivi e contrastare la sottoscrizione di contratti cosiddetti pirata. È infine necessario abbattere il costo del lavoro che costituisce tuttora un fardello che penalizza sia le imprese che intendono assumere sia i lavoratori. Per questo auspichiamo che si proceda in tempi brevi anche a un taglio del cuneo fiscale lato imprese. Avanzi ha quindi sottolineato che “non siamo certamente contrari a misure di sostegno alle fasce più deboli e fragili del tessuto sociale ed economico così come di coloro che sono in cerca di occupazione. Riteniamo però prioritario, soprattutto attraverso le opportunità offerte dal Pnrr, creare le condizioni ottimali per l’assunzione di giovani, sostenere le imprese senza gravare ulteriormente la spesa pubblica adeguando a criteri ancor più innovativi sia il sistema di welfare sia quello previdenziale”.

fonte: Confapi.org

Confapi in Senato sul sistema incentivi Pmi

Confapi è intervenuta oggi in audizione presso la 9ª Commissione permanente “Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare” del Senato per esprimere le proprie valutazioni sulla proposta di Revisione del sistema di incentivi alle imprese. In rappresentanza della Confederazione, Carlo Valerio, Presidente di Confapi Padova e membro della Giunta Nazionale, ha evidenziato le criticità che molte Pmi si trovano ad affrontare nel loro cammino verso lo sviluppo, come l’accesso limitato a finanziamenti e risorse, e presentato alcune proposte per il riordino delle misure agevolative esistenti, che si ritiene “necessario”. “La revisione dovrebbe concentrarsi sulla semplificazione delle procedure – ha spiegato Valerio -, sulla personalizzazione delle agevolazioni in base alle specifiche esigenze delle imprese e sull’adozione di soluzioni innovative per migliorarne la competitività. Inoltre, il Governo dovrebbe garantire un sostegno finanziario adeguato per consentire l’effettiva attuazione di tali misure, riconoscendo così il ruolo vitale delle Pmi nella crescita economica e nel benessere generale del Paese”.

Secondo Confapi un approccio integrato e unificato consentirà alle Pmi di accedere in modo più rapido ed efficiente al sostegno di cui hanno bisogno. Riguardo agli strumenti in essere, per favorire gli investimenti delle Pmi in beni strumentali, si ritiene necessario potenziare e armonizzare le misure esistenti, come la Nuova Sabatini, i fondi rotativi regionali e le misure fiscali in materia di transizione 4.0. Sono necessarie misure a sostegno dell’efficientamento energetico e della formazione, mentre gli strumenti agevolativi dovrebbero promuovere attivamente l’innovazione e la digitalizzazione, offrendo incentivi per l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, il miglioramento della produttività e l’accesso a nuovi mercati. Tra le proposte avanzate, “la defiscalizzazione degli utili reinvestiti in capitale sociale, misura che incentiverebbe le imprese a reinvestire gli utili generati nell’azienda stessa, contribuendo a rafforzare il patrimonio e a sostenere la crescita delle PMI”.  Per Confapi inoltre, è necessario rifinanziare la misura di Sace Simest sul miglioramento e salvaguardia della solidità patrimoniale delle imprese esportatrici.

È pertanto di fondamentale importanza creare un quadro agevolativo certo e stabile che favorisca la programmazione degli investimenti e la loro sostenibilità nel tempo. Solo attraverso un approccio olistico e mirato potremo favorire la crescita e la competitività delle Pmi italiane, generando effetti positivi sull’economia nel suo complesso.

fonte: Confapi.org

Online il numero 78 di Confapinews

È online il nuovo numero di Confapinews, il mensile d’informazione della Confederazione Piccola e Media Industria Privata. In primo piano questo mese: il protocollo sottoscritto tra Confapi e le industrie ucraine, l’incontro di Camisa con il ministro Urso a Palazzo Chigi sul Pnrr, la presenza di Confapi come membro permanente alla cabina di regia per l’internazionalizzazione e tutti gli interventi ai vari tavoli istituzionali. Come sempre, presenti anche approfondimenti sulle ultime novità dall’Italia e dall’Europa, oltre agli aggiornamenti dalle nostre territoriali e dal sistema Confapi.

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fonte: Confapi.ogr

Confapi sottoscrive protocollo con industrie ucraine

Confapi ha sottoscritto oggi un protocollo d’intesa con la Ukrainian Chamber of Commerce and Industry il cui obiettivo è quello di rafforzare la collaborazione e promuovere ulteriormente il commercio e gli scambi economici tra i due Paesi. A firmare l’accordo, negli uffici di Confapi a Roma, il Presidente Cristian Camisa e Gennadiy Chyzhykov, Presidente della Camera di Commercio ucraina a margine della Conferenza bilaterale per la ricostruzione svoltasi oggi a Roma. Grazie al protocollo verrà sostenuto e incoraggiato lo scambio di delegazioni e missioni commerciali e verrà garantita assistenza reciproca anche nell’organizzazione di manifestazioni o fiere per la promozione dei prodotti e dei servizi dei rispettivi Paesi. “Sono numerose le aziende di Confapi – ha detto il presidente Camisa – che collaborano e commerciano da tempo con quelle ucraine, mettendo a disposizione tutto il loro know how, in settori strategici e che sono state penalizzate a causa della guerra. Anche oggi nel corso della Conferenza bilaterale una delegazione di nostre industrie ha avuto modo di portare le loro expertise e la loro flessibilità in tanti campi fondamentali in vista della fase di ricostruzione dell’Ucraina. Dobbiamo continuare a lavorare per riattivare e incrementare le relazioni economiche augurandoci che questo assurdo conflitto termini quanto prima e che l’Ucraina possa rialzarsi e ripartire anche grazie al supporto delle piccole e medie industrie italiane”.

fonte: Confapi.org

Summit Italia-Ucraina: Confapi protagonista della rinascita

Sinergie Roma-Kiev, progetti per nuove infrastrutture, best practice di resilienza energetica, valutazioni tecniche su agricoltura, edilizia, e ancora trasporti, grazie a quel “saper fare” tutto italiano, che potrà guidare la rinascita e il rilancio di un tessuto economico e sociale sgretolato da due anni di guerra. Con questo obiettivo, si è tenuta oggi, la conferenza bilaterale di Roma per la ricostruzione dell’Ucraina che punta ad una rinascita del Paese e che vede in prima fila il mondo dell’industria italianoIn rappresentanza di Confapi è intervento il Vicepresidente nazionale, Francesco Napoli che ha accompagnato una delegazione di imprese associate, protagoniste tra le circa 600 aziende italiane presenti al Palazzo dei Congressi dell’Eur. Le aziende hanno condiviso il proprio expertise con gli interlocutori ucraini, circa 150 imprese, fornendo esperienze e le migliori soluzioni nei vari settori d’interesse dal breve al lungo periodo.

Un bilaterale di alto livello, quello di Roma, sul fronte politico ed economico, che ha visto la partecipazione del premier Giorgia Meloni, dei suoi vice Antonio Tajani, ministro degli Esteri e Matteo Salvini, a capo del ministero delle Infrastrutture, e dei ministri dello Sviluppo Economico e delle Imprese e del made in Italy, Giancarlo Giorgetti e Adolfo Urso. In rappresentanza del governo ucraino, sono intervenuti il primo ministro Denys Shmyhal ed il titolare degli Esteri Dmytro Kuleba tra gli altri.

L’incontro pone le basi per una ricostruzione che vale 411 miliardi e che non potrà essere finanziata tutta da fondi pubblici. Il governo per questo considera imprescindibile il coinvolgimento dei soggetti privati, per cui è necessario un percorso di riforme che Kiev dovrà portare avanti per garantire più legalità e trasparenza, creando un ambiente favorevole alla realizzazione dei progetti.
Il bilaterale che, rappresenta un primo step nel percorso di ricostruzione, si è aperto con una sessione a porte chiuse composta da 7 tavoli tematici su altrettanti settori individuati come prioritari, dalle infrastrutture all’agricoltura, passando dai temi energetici ai trasporti. Poi è stata la volta di una sessione plenaria con lo spazio dedicato agli interventi istituzionali. Al termine si sono svolti degli incontri b2b e b2g, dove anche le imprese Confapi hanno concretizzato il loro possibile apporto. Infatti chi sarà in grado di ben posizionarsi nella fase di “fast recovery” si troverà in vantaggio quando la fase operativa della ricostruzione sarà avviata. Nel corso dell’incontro sono stati siglati degli accordi o almeno delle pre-intese a livello istituzionale con il coinvolgimento dell’Ice (l’Agenzia per il commercio estero), del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e del ministero delle Imprese e del made in Italy. La conferenza è stata chiusa dai due premier, Meloni e Shmyhal, e dal presidente Volodymyr Zelensky, intervenuto in video conferenza. Dunque il percorso per la ricostruzione dell’Ucraina che vede l’Italia e le proprie imprese protagonisti è appena iniziato. In questa direzione, il prossimo anno l’Italia assumerà la presidenza del G7, un incarico che rafforza il ruolo di leadership che il governo vuole ricavarsi in questo percorso, l’idea inoltre è quella di ospitare una conferenza generale sulla ricostruzione dell’Ucraina nel 2025.

fonte: Confapi.org

PNRR: SINERGIA ATTRAVERSO IL CREDITO D’IMPOSTA

Roma, 20 aprile – “Non possiamo indugiare nella realizzazione delle opere strategiche previste dal Piano né ritardare l’attuazione di quelle riforme oggi fondamentali per superare il divario che ci separa tutt’ora dalle altre economie europee”. Lo ha detto il Presidente di Confapi, Cristian Camisa, durante la riunione della Cabina di Regia per il Pnrr svoltasi oggi a Palazzo Chigi presieduta dal ministro agli affari europei, le politiche di coesione e al Pnrr, Raffaele Fitto.

“Il Pnrr – ha ricordato Camisa – è un’opportunità unica e irripetibile per efficientare la macchina pubblica e per modernizzare e alimentare la competitività del sistema Paese a tutto vantaggio della vocazione manifatturiera che caratterizza le imprese che rappresentiamo. Nel decreto da poco approvato il Governo ha già introdotto delle misure importanti che velocizzano e sburocratizzano le procedure. Sarà fondamentale ora che non ci siano più rallentamenti, considerando che ci sono oltre 40 miliardi di euro di affidamenti da perfezionare entro dicembre 2023. Proprio per questa ragione, abbiamo reiterato la nostra disponibilità a collaborare in ogni forma, mettendo altresì a disposizione degli enti locali il nostro know how e i nostri tecnici del territorio che conoscono appieno le realtà in cui operano”.

“Vista qualche difficoltà da parte degli enti locali di utilizzare le risorse e mettere a terra i progetti – ha aggiunto il Presidente di Confapi – proponiamo di incrementare la sinergia tra pubblico e privato attraverso l’adozione di crediti di imposta per le aziende sul modello statunitense dell’Inflation Reduction Act e su quello già rodato e sperimentato di Industria 4.0. Le imprese italiane con quella misura hanno dimostrato di essere in grado di innovare, digitalizzare e spendere le risorse con effetti moltiplicativi sullo sviluppo del sistema Paese. Sarà inoltre importante – ha concluso – che i progetti siano davvero strategici per l’ammodernamento e la crescita del Paese altrimenti meglio qualche ulteriore ripensamento dal momento che sono coinvolti i debiti delle future generazioni”.

fonte: Confapi.org

INCOMING AGROALIMENTARE CONFAPI-ICE

Due giorni di successo per il Made in Italy agroalimentare delle imprese Confapi che guardano con ottimismo ai nuovi orizzonti offerti dal mercato internazionale. Produttori di olio, aziende specializzate nelle conserve di pomodoro, imprese e antichi laboratori di pasticceria, altre ancora specializzate nella lavorazione di salumi: 25 imprese provenienti da tutta Italia sono state le protagoniste dell’evento di incoming b2b dedicato al settore agroalimentare, organizzato a Roma da Confapi il 18 e il 19 aprile, nell’ambito delle attività in collaborazione con ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese.

La full immersion, presso la sede di ICE, ha fornito alle imprese una valida occasione per proporre con successo la propria produzione all’estero con l’obiettivo quindi di creare e cogliere nuove opportunità di crescita grazie a 180 incontri con 16 buyers stranieri provenienti dai seguenti mercati: Area Scandinava, Polonia, Ungheria, Romania, Israele, Slovenia, Serbia, e Tunisia.

L’evento si è aperto con un’attività seminariale dedicata alla presentazione delle opportunità di business nei mercati di provenienza dei buyers, poi è stata la volta di una sessione di incontri bilaterali tra le aziende associate e buyers individuati dall’ICE-Agenzia.

La Confederazione ritiene di importanza strategica la collaborazione con l’ICE per sostenere l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, sia supportando quelle già attive nell’attività di commercio estero sia fornendo gli strumenti necessari a quelle che intendono affacciarsi per la prima volta su nuovi mercati. In questa direzione, l’incoming di Roma ha dimostrato, ancora una volta, l’efficacia del lavoro svolto in questo ambito dall’importante partenariato tra Confapi ed ICE, impegnate nella promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle nostre Pmi anche grazie ad una serie di iniziative dedicate. La virtuosa collaborazione con l’ICE verrà sicuramente riproposta nel Piano Promozionale 2023 di prossima approvazione all’interno del quale verranno individuate le aree geografiche più interessanti per le aziende Confapi e, di volta in volta territori italiani, da valorizzare.

fonte: Confapi.org

Intervento Confapi in Senato sul Regolamento Imballaggi Ue

Confapi è intervenuta oggi in audizione presso 4ª Commissione permanente “Politiche dell’Unione europea” del Senato della Repubblica per esprimere le proprie valutazioni sulla proposta di Regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, che modifica il regolamento (UE) 2019/1020 e la direttiva (UE) 2019/904 e che abroga la direttiva 94/62/CE. Gabriele Muzio, esperto in materia di ambiente della Confederazione, ha ribadito ai parlamentari come il suddetto Regolamento europeo sia fonte di numerose preoccupazioni per il mondo della piccola e media industria. A destare maggiori perplessità la parte relativa allo strumento normativo proposto. “La scelta adottata di procedere per via regolamentare, anziché con una Direttiva, – ha spiegato – rischia di penalizzare paesi come l’Italia che hanno raggiunto risultati importanti sulla gestione degli imballaggi e che hanno sviluppato esperienze tecnologicamente avanzate di raccolta, selezione e riciclo dei materiali di imballaggio”. Non a caso nel 2023 l’Italia raggiungerà il 75% di imballaggi riciclati, un risultato che supererebbe di 10 punti quel 65% che l’Unione Europea chiede ai suoi Stati membri entro il 2025. Per Confapi, un primato che va difeso.

“Con questo regolamento si mettono a rischio circa 700mila aziende della filiera – ha specificato Muzio – con ripercussioni devastanti su migliaia di posti di lavoro”.  Per Confapi il rischio, concreto, è che vengano travolte intere filiere strategiche del Made in Italy, con conseguenze incalcolabili sulla sicurezza degli approvvigionamenti e sulle catene di distribuzione nazionali, a loro volta fortemente integrate su scala europea. A subire i danni peggiori sarebbero le nostre imprese ivi comprese quella della filiera alimentare, il cuore pulsante dell’economia nazionale e il settore trainante del nostro export. Gli imballaggi alimentari in generale – inclusi quelli monouso– sono strategici per la protezione e conservazione degli alimenti, per l’informazione al consumatore, per la tracciabilità e l’igiene dei prodotti, e svolgono una funzione essenziale riducendo gli sprechi alimentari. Secondo Confapi non è possibile tornare indietro sugli obiettivi dell’economia circolare, ma occorre rendere ancora più capillare la rete di selezione e di raccolta differenziata a livello nazionale. Per far ciò bisogna sviluppare una più forte collaborazione e sinergia tra enti ed istituzioni sia a livello nazionale sia a livello territoriale, così come tra pubblico e privato per favorire anche gli investimenti del Pnrr nell’ambito del quale si prevedono circa 2,1 miliardi di euro per la costituzione di nuovi impianti di riciclo e raccolta differenziata.

fonte: Confapi.org