Confapi ha preso parte alle audizioni sul disegno di legge 411, “Modifiche al codice della proprietà industriale” che si sono svolte presso la Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato. Il provvedimento si inquadra nel progetto di riforma del sistema della proprietà industriale previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza nella Missione 1. Giorgio Giorgetti, componente di Giunta nazionale Confapi, nel corso del suo intervento ha evidenziato che le piccole e medie industrie sono da sempre considerate l’eccellenza della manifattura italiana, un potenziale che si traduce spesso in innovazioni di processo e soprattutto di prodotto. La tutela della proprietà industriale è quindi fondamentale sia per consentire alle imprese di realizzare sempre più marchi e brevetti innovativi, sia per avere strumenti adeguati di protezione. Confapi condivide pertanto la necessità di una revisione del codice della proprietà industriale, ma ritiene che si debba lavorare per rendere il sistema più accessibile in quanto caratterizzato ancora da procedure burocratiche spesso complesse. L’intervento normativo volto a tutelare le imprese dell’agroalimentare costituisce uno strumento di valorizzazione del nostro Made in Italy, diventa però determinante che l’unione europea stessa inizi a normare specifiche forme di tutela specie nei settori come l’intelligenza artificiale, industria 4.0, Internet of things e le piattaforme digitali. Ad oggi manca inoltre un sistema che verifichi, in maniera oggettiva e indipendente, se le piccole e medie imprese dispongono di una proprietà industriale. In questa direzione è necessario avvicinare di più il mondo della ricerca al sistema industriale sviluppando sinergie comuni. Confapi, in tal senso, ha già creato insieme all’Università di Tor Vergata “Contaminaction Hub”, un polo che riunisce ricercatori di varie competenze su tutto il territorio nazionale e aiuta le nostre pmi a creare nuovi prodotti e ad innovare. Molto interessante, secondo Confapi, la possibilità di avere Uffici di trasferimento tecnologico presso le Università e gli Enti di ricerca che possano favorire le collaborazioni con le imprese private. Apprezzabile anche il sistema di maggior tutela previsto per le imprese che espongono ad eventi fieristici. Un elemento di grande novità, soprattutto ai fini della repressione della contraffazione da parte di aziende straniere le quali potrebbero esporre prodotti in contraffazione che, al termine della manifestazione, diverrebbero difficilmente rintracciabili.
Presentato il progetto MicroCyber
È stato presentato questa mattina alla Camera dei Deputati il progetto MicroCyber, il cui scopo è quello di fornire supporto alle aziende del Mezzogiorno in materia di sicurezza in ambiente informatico. Il Polo “MicroCyber” è un progetto di partenariato pubblico-privato coordinato dell’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM) che vede Confapi come uno dei principali partner. All’evento per Confapi ha partecipato il vicepresidente Corrado Alberto.
Il Polo MicroCyber ha come focus tecnologico lo sviluppo e la diffusione di competenze digitali innovative di cyber security, presso il target delle micro e piccole imprese e dei professionisti delle sette regioni del Sud Italia (Calabria, Sicilia, Puglia, Sardegna, Campania, Basilicata e Molise) e allo stesso tempo supporterà anche le PA e gli Enti locali del Sud Italia nella sensibilizzazione delle esigenze di sicurezza informatica. L’obiettivo è quello di rendere il loro livello di digitalizzazione sicuro e compatibile con un ambiente economico e imprenditoriale profondamente impattato dalla pandemia Covid-19.
“L’Ente Nazionale per il Microcredito attraverso il partenariato ‘MicroCyber’ è in prima linea per mettere a disposizione delle imprese e della Pubblica Amministrazione competenze ed esperienza in tema di valutazione del rischio cyber, misure di contrasto ai crimini informatici e strumenti innovativi di microfinanza, grazie a un ecosistema di partner specializzati”, ha dichiarato Mario Baccini, presidente ENM, che ha proseguito: “Gli attacchi informatici su scala mondiale dei giorni scorsi sono una prova tangibile della necessità di tutelare gli interessi economici delle aziende nello spazio virtuale. Questo progetto è destinato a essere il primo supporto per le imprese, i professionisti e la Pubblica Amministrazione al fine di supportare gli investimenti e proteggere i dati, vero petrolio del terzo millennio. Abbiamo voluto contribuire a questo processo attraverso il progetto MicroCyber che presentiamo oggi proprio in occasione del Safer Internet Day”.
Torna sul tema del recente attacco informatico ai danni delle infrastrutture telematiche anche Cristian Camisa, Presidente di Confapi, per cui “anche alla luce dell’attacco hacker a livello mondiale che si è registrato nei giorni scorsi, le imprese vanno sostenute nel processo di innovazione tecnologica. MicroCyber rappresenta, dunque, per Microcredito, per il Sistema Confapi e per tutti i partner del progetto, una grande opportunità nella sfida all’innovazione, garantendo competenza, sicurezza e competitività”. Doverosa una disamina della presente situazione italiana, dove, ravvisa ancora Camisa, lo sviluppo di nuove competenze è assolutamente necessario per intraprendere il processo di innovazione a livello aziendale. “Il progetto MicroCyber da questo punto di vista è strategico perché tra i suoi obiettivi ha proprio quello di fornire servizi di skill and training. Non a caso è rivolto strategicamente alle regioni del Meridione: l’obiettivo, infatti, è quello di affiancare le aziende che, nonostante siano dotate di grandi capacità e producano prodotti validi, non hanno al proprio interno le necessarie competenze”.
DIH World: webinar su innovazione e tecnologie digitali
Nell’ambito delle attività che Confapi porta avanti in tema di innovazione tramite il proprio Digital Innovation Hub, il prossimo 7 marzo, dalle ore 11 alle ore 12:30, si terrà un webinar organizzato dal DIH World che mira ad accelerare l’adozione di tecnologie digitali avanzate da parte delle Pmi manifatturiere europee in tutti i settori, con la partecipazione di 74 Digital Innovation Hubs da tutta Europa. L’evento sarà l’occasione per discutere dello sviluppo di nuove iniziative relative all’innovazione e per scoprire le soluzioni adottate da altri paesi. L’iniziativa vedrà una serie di panel tra cui uno sui modelli di collaborazione tra policymakers e Digital Innovation Hubs e uno sulle loro possibilità di interazione per favorire l’innovazione locale. Per registrarsi cliccare il seguente link: Webinar registration | Microsoft Teams
Tavolo Moda: le proposte di Confapi
Si è tenuto oggi, presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Tavolo Moda, insieme con i rappresentanti delle Associazioni di categoria e dei Sindacati. Per Confapi è intervenuto il presidente di Uniontessile Alberto Russo. Durante la riunione sono state presentate le azioni che il Governo sta mettendo in campo per sostenere il settore e contrastare le nuove sfide globali. Confapi ha sottolineato, tra i punti principali, l’importanza di portare avanti la lotta alla contraffazione per difendere il Made in Italy e la necessità di valorizzare le figure individuali per rilanciare il settore, attraverso una formazione che preveda anche il contributo di docenti neo pensionati. Confapi ha anche proposto di estendere il credito di imposta ai “campionari” in quanto rappresentano per il settore un investimento strategico. Alberto Russo ha poi ricordato nel suo intervento che su 200 miliardi di fatturato prodotti dal settore tessile in Europa, 100 miliardi sono riconducibili all’Italia. Il nostro Paese ha quindi un peso importante che, secondo Confapi, deve essere sfruttato in Europa per richiedere interventi specifici a supporto della categoria. Potenziare la digitalizzazione, creare una formazione continua che preveda alcune ore settimanali finanziate per accrescere la competitività delle imprese, pianificare contributi per la certificazione di sostenibilità dei prodotti, sono le altre proposte che Confapi ha portato all’attenzione del Tavolo. Non ultimo la richiesta del “bonus moda” finalizzato ad ottenere sgravi fiscali sui prodotti nuovi che utilizzano materiali ecosostenibili. Confapi ha infine apprezzato la presenza al Tavolo del Ministero della Cultura e in particolare la proposta di aprire un museo della moda.
Confapinews: online il numero di fine anno
Pubblicato il numero di dicembre di Confapinews, il mensile della piccola e media industria privata. In prima pagina la lettera di auguri a firma del presidente Camisa. A seguire tutte le ultime attività di Confapi: la nomina della nuova Giunta di Presidenza, l’emissione del francobollo per commemorare i 75 anni della Confederazione, le presenze nei vari tavoli governativi e molto altro. Nella sezione “dall’Italia” sono presenti approfondimenti sulla legge di bilancio, sul Dl Aiuti quater, oltre a utili informazioni in merito a bandi e misure varie in favore delle Pmi. Presenti come sempre le ultime news dall’Europa, dalle nostre territoriali e dagli Enti del sistema Confapi.
Per scaricare l’ultimo numero di Confapinews clicca qui
L’APPELLO DI CONFAPI «ORA AIUTATE I PICCOLI, SOLO UNITI SI VINCE»
Corriere della Sera – Economia del 12/12/2022
«Abbiamo dimostrato flessibilità e resilienza, ci piacerebbe che il governo ne tenesse conto invece di privilegiare la grande industria». Parla Cristian Camisa, presidente della confederazione delle Pmi nata 75 anni fa. «Un errore delocalizzare»
Cristian Camisa, 48 anni, piacentino, è il neopresidente di Confapi, la Confederazione italiana della piccola e media industria privata.
Un nuovo governo, una Legge di bilancio chiusa a tempo di record, il mondo che si è ribaltato. Che cosa la preoccupa di più?
«Il ritorno dei due blocchi est/ovest crea un problema di rifornimento di materie prime che non sono disponibili a livello europeo. Abbiamo compreso tardi di aver sbagliato a esternalizzare tante attività e adesso si parla di reshoring. Allo stesso modo stiamo capendo solo ora che accelerare sugli obiettivi green rischia di farci chiudere interi settori produttivi».
Quali previsioni fa a breve per l’Italia?
«Nell’ultimo trimestre la situazione è migliore delle attese. Nel 2023 prevedo un inizio più difficile…».
Ottimista, tutto sommato.
«Un minimo di ottimismo è indispensabile. Serve agli investimenti e alle attività di lungo termine. Dopodiché la chiave di tutto sarà la politica energetica. Nel lungo periodo bisognerà raggiungere l’autosufficienza per competere a livello internazionale. Il governo dovrebbe continuare a perseguire il disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas».
Cos’altro si aspetta?
«Il credito d’imposta è stato solo un primo passo. Avevamo chiesto che fosse collegato all’incidenza del costo dell’energia sul fatturato aziendale, perché non è importante il valore assoluto di spesa, che premia in gran parte la grande industria, ma quanto incide percentualmente. E sarebbe stato importante inserire anche un criterio premiante, legato all’obbligo per l’azienda di non utilizzare ammortizzatori sociali».
Come stanno le Pmi?
«In epoca Covid e dopo, con lo scoppio della guerra, la piccola e media industria ha dimostrato grande flessibilità e straordinaria capacità di resilienza. Ha avuto la migliore performance post Covid».
Piccolo è bello?
«Sì, quando la flessibilità si accompagna alla capacità di intrecciare relazioni produttive. Ci piacerebbe che anche le politiche del governo ne tenessero conto».
E non è così?
«No, spesso si privilegia la grande industria. Ma l’Italia non è questa. Non è quello il motore del Paese. Noi durante la pandemia non abbiamo delocalizzato, abbiamo lottato e mantenuto gli occupati, cui ci lega un rapporto che va al di là del lavoro. Siamo delle comunità».
Faccia l’esempio di una misura recente pensata per la grande industria.
«L’energy release, la cessione di quantità di energia elettrica a prezzo calmierato. Per raggiungere la soglia dei consumi annui minimi necessari per accedere alla procedura le Pmi si stanno consorziando in tempi brevissimi. Basterebbe abbassare un po’ quella soglia per risolvere parte del problema».
C’è una misura recente che invece onora la sua visione di Pmi?
«Quella sui fringe benefit per i dipendenti che offre loro la possibilità di compensare in parte la perdita del potere d’acquisto. Una misura che sta andando bene. Si potrebbe aggiungervi la decontribuzione e la detassazione degli straordinari».
Con quali risorse?
«La revisione del reddito di cittadinanza comporterà dei risparmi, usiamoli per premiare chi lavora di più».
Anche le Pmi faticano a trovare personale qualificato?
«Sì, quello che manca è la formazione. Vanno bene gli Istituti tecnici superiori e sarebbe da attuare il modello duale tedesco, ma c’è un problema culturale: va rivalutato, a partire dalle scuole, il modello dell’imprenditore. Si è sempre osannata la figura del manager ma è l’imprenditore quello che rischia».
L’immigrazione è una risorsa?
«Sì, ma non la gestiamo. Servirebbe che anche nel nostro Paese si facesse un screening delle competenze lavorative richieste per agevolare un’immigrazione più mirata».
Cosa pensa della Legge di bilancio?
«Ci aspettavamo più coraggio sul cuneo fiscale. Abbiamo apprezzato la decontribuzione per gli under 36».
E i cambiamenti del Superbonus?
«Premetto che è Sempre sbagliato cambiare le normative di colpo: la programmazione per le imprese è tutto. Nello specifico il problema della cessione crediti è gigantesco: molte aziende rischiano di saltare. Chiediamo gradualità».
Il Pnrr la soddisfa?
«Un piano straordinario si nutre di progetti straordinari, invece si è pescato dai cassetti. Siamo pronti a fare di meglio, lanciando progetti territoriali e mettendo a disposizione le nostre competenze per l’attuazione».
Con la Ue la politica dell’attacco paga?
«Non mi pare. Pagano concretezza e saper presidiare la burocrazia, sennò poi ci ritroviamo sorprese sgradite, come la plastic tax».
Confapi festeggia il 75mo anniversario. Con quale slogan?
«”Uniti si vince”. Va recuperato il ruolo dei corpi intermedi, come il nostro, che rappresenta 116 mila aziende e un milione di lavoratori: una categoria coesa che parla con una voce sola».
“Caro energia: le soluzioni per le imprese” appuntamento il 24 novembre nella sede di Confapi Bergamo
Giovedì 24 novembre alle ore 18:00, nella sede di via Pascoli 7, Confapi Bergamo organizza l’incontro “Caro energia: le soluzioni per le imprese”. L’evento sarà un momento di discussione e approfondimento per capire meglio quelle che saranno le tematiche e le problematiche legate agli aspetti energetici nel 2023. L’incontro tratta un tema molto caro agli associati e vedrà l’intervento di Enea Filippini, responsabile energia di Confapi.
Confapi: Cristian Camisa eletto nuovo presidente. Casasco presidente emerito.
Cristian Camisa è stato eletto all’unanimità nuovo Presidente di Confapi dall’Assemblea generale svoltasi oggi a Roma. Piacentino, 48 anni, Camisa è presidente e amministratore delegato della T.T.A., azienda che opera nel settore meccanico. È stato presidente di Confapi Industria Piacenza e vicepresidente di Confapi nazionale. Camisa succede a Maurizio Casasco che ha guidato la Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata per dieci anni e che si è dimesso dopo essere stato eletto alla Camera dei Deputati.
“Sono onorato e felice – le prime parole del neopresidente Camisa –. Farò tesoro della preziosa eredità di credibilità, efficienza e tenacia che il Presidente Casasco ci lascia. Sento, allo stesso tempo, una grande responsabilità nel rappresentare in un momento storico così difficile una parte così importante del nostro sistema produttivo, con più di 116mila aziende e un milione di lavoratori. Porteremo avanti con grande forza le istanze delle nostre imprenditrici e dei nostri imprenditori, staremo loro vicini, saremo il megafono delle loro necessità”.
“Anche a fronte delle criticità passate e attuali – continua Camisa – la Piccola e Media Industria Privata Italiana ha dimostrato ancora una volta flessibilità e resilienza e continua a lavorare con coraggio per la crescita del Paese. La priorità in questo momento è il caro energia perché ne va della sopravvivenza stessa delle aziende. Occorre immediatamente arrivare ai crediti di imposta per le industrie, fissando come parametro non il valore assoluto di spesa, ma quanto incide percentualmente sul fatturato dell’azienda, con premialità aggiuntive per chi non ricorrerà ad ammortizzatori sociali in modo da aiutare concretamente il maggior numero possibile di Pmi. Occorrerà poi rivedere il sistema dell’energy release sia in termini di tempistiche di adesione sia a livello di prezzo. Devono essere messi in atto anche gli interventi per arrivare a medio termine all’autosufficienza energetica”.
“Lascio una Confapi unita, rafforzata e ben patrimonializzata – sottolinea Maurizio Casasco che è stato eletto all’unanimità Presidente Emerito della Confederazione -. È stato questo il mondo al quale mi sono dedicato e per il quale mi sono battuto negli ultimi dieci anni. Sono sicuro che Confapi saprà affrontare al meglio e con responsabilità le tante sfide che attendono il nostro sistema. Continuerò a essere l’anello di congiunzione tra l’economia reale, rappresentata dai nostri imprenditori, le Istituzioni e la politica”.
MIMS: Presentato documento con proposte e riflessioni della Consulta
Confapi ha partecipato alla riunione della Consulta convocata dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims). All’incontro sono intervenuti Bruno Facciolini, Vicepresidente di Confapi Aniem, e Alberto Drezza, esperto tecnico della categoria. La Consulta è nata nel 2021 con lo scopo di avviare un confronto con le parti sociali per l’elaborazione di proposte e indirizzi, l’aggiornamento e la condivisione della valutazione d’impatto delle politiche e degli interventi del Ministero, a partire dal PNRR. Sono circa 40 le proposte e i contributi della Consulta raccolte in un documento presentato durante l’ultima riunione del mandato del Ministro, Enrico Giovannini, che ha espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto, per la collaborazione ricevuta e per i contributi forniti da tutti i componenti della Consulta. Per affrontare in modo scientifico la complessità delle diverse tematiche poste dal Next Generation EU e realizzare la transizione ecologica e digitale, il Ministero ha costruito un’estesa rete di collaborazioni con esperti e centri di ricerca, per disporre analisi statistiche ed evidenze scientifiche fondamentali per orientare le scelte, in un contesto di forte incertezza tecnologica e geopolitica. Sono stati quindi creati gruppi di lavoro e commissioni di studio.
Per scaricare il documento elaborato dalla Consulta clicca qui.
Confapinews: tutte le novità per le Pmi dall’Italia e dall’estero
E’ online il nuovo numero di Confapinews, il mensile d’informazione della Confederazione Piccola e Media Industria Privata. Questo mese: le misure contenute nel Decreto Aiuti ter; il testo scaricabile del Decreto Fondo Nuove Competenze; il Piano nazionale contenimento consumi gas; i contributi per le Pmi e le scadenze del mese. A seguire un aggiornamento sulle nostre attività: dall’accordo con Intesa San Paolo in favore delle Pmi al nuovo progetto Unicredit per l’imprenditoria femminile; dagli incontri ai vari Tavoli in cui è presente Confapi ai prossimi appuntamenti in calendario per Radio Confapi. Non mancano le news dall’estero e le novità da parte delle nostre territoriali e dal mondo del “sistema Confapi”.
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