CONFAPINEWS: È ONLINE IL NUMERO 84

È online il nuovo numero di Confapinews, il mensile d’informazione della Confederazione Piccola e Media Industria Privata. In primo piano questo mese: il Presidente Camisa e una delegazione di Confapi ricevuti dal Presidente della Repubblica Mattarella al Quirinale, il Carbon Border Adjustment Mechanism, la Cabina di regia ristretta sul “Piano Mattei” presieduta dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, presso Palazzo Chigi e tutti gli interventi ai vari tavoli istituzionali. Ancora ampio respiro alle attività sui territori e come sempre, presenti anche approfondimenti sulle ultime novità dall’Italia e dall’Europa, oltre agli aggiornamenti dalle nostre territoriali e dal sistema Confapi.

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fonte: Confapi.org

CONFAPI E IICUAE EMIRATI ARABI INSIEME PER INTERNAZIONALIZZAZIONE IMPRESE

Opportunità e strumenti a disposizione delle Pmi italiane per affacciarsi e internazionalizzarsi sul mercato degli Emirati Arabi Uniti. Se ne è parlato nel webinar organizzato da Confapi, in collaborazione con la Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi Uniti (IICUAE). Il seminario ha visto la partecipazione del Segretario Generale della Camera di Commercio Mauro Marzocchi che ha fornito una panoramica sul mercato degli Emirati Arabi, sui settori di interesse che rappresentano alcune delle maggiori opportunità di investimento e collaborazione per le Pmi, e della Dottoressa Roberta De Santis, Trade Analyst IICUAE, con circa quaranta aziende Confapi collegate. Tale iniziativa si inserisce nel solco di una più ampia collaborazione tra Confapi e Assocamerestero concretizzatosi in un accordo di partnership e collaborazione firmato a dicembre tra l’Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE), Unioncamere e Confapi, per fornire alle Pmi un supporto più efficace per operare sugli ottantasei mercati delle CCIE.

fonte: Confapi.org

CBAM. CONFAPI: INDUSTRIE PENALIZZATE, RIVEDERE MECCANISMO

Confapi ha realizzato una survey su un campione di imprese del settore della meccanica associate a Confapi Unionmeccanica con la finalità di monitorare l’impatto del Cbam, il Carbon Border Adjustment Mechanism, che si applica ad alcuni prodotti importati e comprendenti sia le merci utilizzate nella produzione sia determinate lavorazioni dei prodotti.

È emerso che, data la complessità delle informazioni richieste dal regolamento europeo, ben il 48% del campione intervistato si è rivolto ad un consulente esterno con costi annuali, quantificabili tra i 3.000 e i 5.000 euro annui. Leggermente inferiore il costo per le imprese che hanno svolto tale attività direttamente in azienda che hanno quantificato i costi tra i 2.500 e i 3.000 euro. Tali costi sono ascrivibili alla dotazione di un sistema di archiviazione dei dati delle bollette doganali da riportare sulle dichiarazioni Cbam, al coinvolgimento dei fornitori extra-UE (che non stanno collaborando), al reperimento dei dati, alla redazione della relazione (per la quale dover formare il personale), alla consulenza trimestrale da parte di un doganalista esperto cui sottoporre la relazione trimestrale prima dell’invio alla Commissione Europea.

Il 58% delle aziende intervistate ha avuto difficoltà a reperire le informazioni richieste dalla relazione. Tra le principali sfide indentificate dalle imprese ci sono la comprensione dei requisiti normativi (il 26% del campione) e l’adattamento ai processi di reportistica (un altro 26%). Per quel che riguarda le imprese industriali esportatrici solo il 22%, al momento, ha valutato l’impatto della norma sul costo finale dei prodotti rispetto ai concorrenti extra-UE non sottoposti al Cbam stesso. Tra queste più del 63% ha valutato un impatto tra il 10% ed il 30% del fatturato, mentre il 27% delle aziende tra il 30% e il 50% del fatturato a causa dell’introduzione di questo meccanismo.

Confapi è stata la prima associazione a prendere posizione nei mesi scorsi su questa tematica che, se non ricalibrata, potrebbe creare gravissimi danni all’industria italiana. La Confederazione ha sempre sostenuto l’importanza che associazioni datoriali e politica lavorino assieme per la revisione di questo meccanismo. E per questo ha accolto con soddisfazione la mozione approvata oggi a larga maggioranza, a prima firma dell’onorevole Maurizio Casasco approvata oggi alla Camera dei Deputati che impegna il Governo ad attivarsi nelle sedi comunitarie per mitigare gli effetti distorsivi del Cbam. Stiamo andando nella giusta direzione.

fonte: Confapi.org